Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp morti nel 2007 a Torino

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace

sabato 19 marzo 2011

Non far piangere l'angela (Alla compagna)

Non far piangere l’Angela (alla sposa)

Non far piangere l’Angela
ti sembra lontana ma ti è vicina
ti dà amore e non lo vedi
e il suo cielo ha per te sacrificato

Non far piangere l’Angela

Non è scontato che l’avrai sempre al tuo fianco
a volte tante piccole ferite
nell’anima rimangono profonde
non farla piangere quand’è in cucina o dentro al letto
e quando è fuori a lavorare

Non accorgerti di quanto è per te importante
quando temi stia volando via

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