Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp morti nel 2007 a Torino

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace

sabato 19 marzo 2011

Gli alberi di Cesine danzano per i vecchi

La danza degli alberi del Sannio 2005

Sono tornato nella terra dove danzano gli alberi
Danzano sempre e a ogni ora
A volte la danza è silenziosa
Altre volte rumorosa o rilassante
Ma mai è allegra la loro danza
Gli alberi di Cesine danzano per i vecchi
I giovani se ne sono andati tutti
dalla dolce terra dove sono nato
che anch'io ho dovuto abbandonare da bambino
E’ così da tanto tempo
E’ così ormai da sempre
La linfa ormai non scorre più
I vecchi alberi di Cesine danzano
Ma è una danza triste e malinconica
non sentono più voci di bambini
Ma solo di un anziano che si commuove
quando danzano

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