Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp morti nel 2007 a Torino

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace

sabato 19 marzo 2011

Colloquio

Poesia ispirata dalla scultura Colloquio
(dedicata a tutti i vecchi genitori)

Fa molto freddo, ma oggi non potevo mancare
questo freddo mi entra nelle ossa e mi arriva fino al cuore
ho sempre freddo da quando te ne sei andata
Come stai? Lo sai quanto mi manchi
quando c’eri eravamo una persona sola
con uno sguardo ti capivo e mi capivi
Quando insieme andavamo a passeggiare
tu con forza mi stringevi sottobraccio
e la gente ci guardava con affetto
Di me sei sempre stata gelosa
la grande passione della giovinezza si era trasformata
col tempo i sentimenti son diventati dolci e profondi
Com’eri bella quando ti vidi per la mia prima volta
lo sguardo avevi luminoso
Ti ricordi quando ci sposammo ?
a lungo ti aspettai davanti alla Chiesa
la vecchia automobile di tuo zio non ne voleva sapere di partire
Quando t’incontrai in quella balera capii in un attimo ch’eri il mio amore
Con te avrei voluto passar tutta la vita
la nostra vita è stata dura
ma anche piena e viva
Per noi e i nostri figli con tanta fatica il futuro abbiamo costruito
i ragazzi se lo dimenticano
ma non importa, l’importante è che lo sappiamo noi
e che lo possiamo ricordare con orgoglio
Gianni mi ha portato a casa Davide
quel nipotino è proprio delicato gli è tornato ancora il mal di gola
Ricordo ancora le tue lacrime quando Francesca si laureò in Musica
e realizzò il tuo sogno di ragazza
Dopo i litigi facevam la pace
quante notti passate passate a parlar ed a far l’amore
Oggi è il nostro anniversario, sarebbero state le nozze d’oro
come ogni anno ti ho portato cinque rose rosse
Quel ragazzo mi guarda in modo strano
lui non può certo capire quanto mi manchi
che il nostro è stato un grande amore
e che se io ti parlo qui davanti alla tua tomba
tu mi rispondi dentro al mio cuore.

1 commento:

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