Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp morti nel 2007 a Torino

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace

martedì 16 dicembre 2014

Le ortensie sfiorite dedicata tutti i morti sul lavoro

Ortensie sfiorite Ho gli occhi che mi bruciano e Le braccia sono stanche Domani andrò lassù per avere freschezza e tranquillità Le ortensie del sentiero sono sfiorite Le forbici non serviranno a reciderle ma per restituire alla terra i suoi fiori sotto le piante che le hanno viste nascere e colorare Torneranno a concimare la terra le ortensie sfiorite e renderanno vigorosi i fiori nuovi che nasceranno a primavera la vita è eterna in continua rigenerazione

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