Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp morti nel 2007 a Torino

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace

domenica 30 ottobre 2011

Marco Simoncelli e i giovani morti sul lavoro

Gli occhi mi diventano umidi
è morto Marco Simoncelli
capelli come un nido sulla testa
simpatia e freschezza della vita in volto
24 anni son pochi per morire lavorando
anche se è stata sua la scelta
di correre in pista ai 300 all’ora
al funerale del moderno cavaliere
diventato icona sono migliaia
Andrea Gagliardoni di anni ne aveva 23
scuro di capelli e occhi neri
bello come il sole lo descrive sua madre
era operaio coscienzioso e diligente
suonava la chitarra con un suo gruppo
Andrea lavorava in una grande impresa marchigiana.
Il 20 giugno del 2006
su una macchina che imprime icone colorate
sul freddo bianco degli elettrodomestici
due tamponi cadono come ghigliottine
e in un attimo gli rubano la vita.
Come Marco ha visto il cielo diventare nero in un momento
l’esistenza e la giovinezza perse per mille euro al mese.
Ranbir aveva la loro stessa età
il sole preso al suo paese gli aveva colorato il viso
lavorava duramente per mantenere la sua famiglia
precario tra i più precari perde il lavoro
la crisi colpisce sempre i più deboli
una mattina fredda è stato trovato morto
su una panchina di Piazza dei Martiri a Bologna
in una città che è stata un tempo solidale
fino all’avvento del berlusconismo
che anche nella mia città a fatto macerie
Rambir aveva a fianco per scardarsi solo una bottiglia vuota.
Anche Marinel Lingurau aveva 24 anni
saldatore in una fabbrica di Torino
era arrivato da poco dalla Romania
sorriso aperto ed energia frenetica
il lavoro lui lo divorava
anche quella mattina utilizzava la vecchia saldatrice
smontava un macchinario per un trasloco
di una fabbrica che si stava ampliando
all’improvviso una scarica elettrica l’ha fulminato
invano han cercato di rianimarlo
anche la sua vita è scappata in un baleno.
Potrei così continuare con centinaia d’altri casi
di giovani martiri che muoiono nel silenzio dell'insicurezza
ma chi dirige pensa solo a Tette e culi
e a continuare a dire che tutto va bene

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