Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp morti nel 2007 a Torino

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace

sabato 25 giugno 2011

Anche gli alberi si amano



Nevicata nel parco di Ceretolo
Parco La Fabbreria

Come al solito è ancora buio
Mi avvio a prendere il giornale
Nel parco non c’è nessuno
solo un cane accompagna il suo padrone
La nevicata della notte mi ha destato sorpresa
forma uno strato fragile
che le impronte di piedi umane macchieranno
sono il primo a calpestare il suo candore
Anche il silenzio è ovattato
e il cielo stellato tinge la neve di blu
lo attraverso tutto
arrivo a Riale e compro il giornale
riprendo il viale del parco
il sole lancia i suoi primi raggi
guardo gli alberi del parco attraversati dalla prima luce
due cipressi sulla piccola montagna artificiale si abbracciano
si cercano e si toccano
le loro cime sembrano cercarsi per un abbraccio
anche gli alberi s’innamorano.
Si abbracciano di notte fino all’alba
non vogliono farsi vedere dagli umani
non capirebbero che anche loro sanno amare


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